Risposta seria al FGC (Rizzo-Mustillo)

Sul n. 46/2013 de “Il Bolscevico” avevamo pubblicato un articolo intitolato: “Fronte della Gioventù comunista” o nuova operazione revisionista? (presente sul sito del PMLI www.pmli.it/20131218_fgc.html), nel quale sottoponevamo a critica questa organizzazione diretta da Alessandro Mustillo, responsabile del lavoro giovanile di Comunisti-Sinistra Popolare di Marco Rizzo, in particolare la sua incapacità (o non volontà) di liberarsi della linea e del lascito del PCI revisionista nonostante il richiamo formale al marxismo-leninismo, e chiedendoci come mai non avessero nemmeno chiesto un confronto con il PMLI prima di fondare il Fronte. I dirigenti del FGC, anziché impiegare il loro tempo entrando seriamente in merito delle critiche argomentate che abbiamo loro rivolto, hanno deciso (forse ispirati da Rizzo?) di sprecarlo in una interminabile e noiosissima “Risposta ironica al PMLI” (pubblicata il 21 dicembre su “Senza tregua”, organo online del Fronte) che sostanzialmente prende in giro il suddetto articolo de “Il Bolscevico”, il PMLI e il suo Segretario generale compagno Giovanni Scuderi, l'importanza e il significato della battaglia fra marxismo-leninismo e revisionismo e quindi il pensiero e l'opera di Mao, e tira in ballo dal nulla l'opportunista storico trotzkista Enver Hoxha. Per non parlare della colossale falsità secondo cui i militanti del PMLI “sanno che il lavoro materiale nelle fabbriche, nelle scuole, nelle università è lavoro da ripudiare, se non nella parola e nei grandi proclami”. E pensare che nel nostro articolo rilevavamo “con piacere” l'unità d'intenti sulle lotte immediate tra il PMLI e il Fronte.
In chiusura, questi imbroglioni sostengono che il PMLI “attende, attende, attende” la rivoluzione. Quando in realtà il nostro Partito dice di insistere, insistere, insistere per creare le condizioni per far esplodere la lotta per il socialismo, a differenza di chi è rivoluzionario solo a parole.
Dovrebbe far riflettere che la direzione del Fronte sia ricorsa all'ironia borghese e anticomunista non sapendo cosa rispondere alle nostre critiche, osservazioni e richieste di chiarimenti. Nonostante le nostre riserve, abbiamo provato lo stesso ad aprire un confronto aperto, pubblico e sincero col Fronte per il bene dell'unità dei sinceri comunisti nello stesso partito. Ma è andata male, non però per nostra colpa. I responsabili del fallimento del nostro tentativo sono Marco Rizzo, presumibilmente il mandante, e Alessandro Mustillo, il sicuro esecutore in quanto è il segretario del Fronte.
Comunque abbiamo avuto la controprova che costoro, pur indossando un “nuovo” abito “comunista marxista-leninista”, rimangono quelli di sempre, degli imbroglioni politici che agitano la bandiera del socialismo solo per coprire la loro natura borghese e anticomunista. Come l'abbiamo capito definitivamente noi, speriamo che lo capiscano quanti in buona fede continuano a credergli e a seguirli pensando di lottare contro il capitalismo e per il socialismo.

8 gennaio 2014